“Il Direttore del Centro Nazionale Sangue ha anticipato, in una intervista a Il Post, i dati sulla donazione di emocomponenti in Italia nel 2022 e purtroppo sono tutt’altro che positivi”.
Sono le parole di Valentina Molese, medico igienista e già direttore del centro del sangue toscano, candidata al consiglio comunale con la lista Sviluppo e Territorio – Pesciatini per Pisa. Negli ultimi anni, infatti, si sono ridotte le donazioni sia di sangue intero, indispensabili, tra l’altro, per supportare interventi chirurgici complessi come i trapianti di organo, sia di plasma, necessario per la sintesi di farmaci salvavita.
Le criticità si concentrano su tre elementi: la sospensione dei donatori positivi al covid19, la mancanza di medici, con riduzione degli orari destinati alle donazioni e prolungamento dei tempi di definizione della idoneità dei nuovi donatori, invecchiamento e mancata sostituzione generazionale dei donatori, tra i quali l’unica fascia demografica cresciuta è stata tra i 55 e i 65 anni, mentre quella tra i 18 e i 35 anni è in calo, così come quella tra i 35 e i 45 anni.
“Pur riconoscendo l’assoluta importanza dei progetti di promozione ed educazione alla solidarietà sociale e alla donazione di emocomponenti e di organi già attivi nelle scuole, grazie al prezioso lavoro delle Associazioni, che garantiranno i donatori del futuro – continua Molese – nella contingenza descritta diventa prioritario e urgente attivare azioni che facilitino il reclutamento di donatori nelle fasce di età degli adulti lavoratori, ovvero tra i 35 e i 45 anni. Si tratta di persone che hanno impegni lavorativi spesso di tipo autonomo, con parallela gestione degli impegni familiari, figli piccoli e genitori anziani: la donazione di emocomponenti deve essere resa semplice nella logistica, compatibile con i tempi di queste persone”.
“Come lista proponiamo l’attivazione di tavoli congiunti con ASL, AOUP, Associazioni donatori per promuovere e facilitare l’accesso di questo tipo di donatori al Servizio trasfusionale – conclude la candidata – individuando ed adottando le azioni più efficaci, sia con interventi di sensibilizzazione mirati, sia con facilitazioni, innanzitutto in termini di giorni ed orari, prendendo esempio da altre esperienze di successo“.