Sentenza europea sulla Bolkestein: la lista Pesciatini si unisce ai balneari nel chiedere un decisivo intervento del Governo per cessare l’incertezza

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La Corte Europea si è pronunciata nuovamente sulla nota vicenda Bolkestein e il risultato fondamentalmente è niente di nuovo sotto il sole.

Nella propria sentenza i giudici della Corte di Lussemburgo hanno confermato quanto già chiarito nella loro precedente sentenza del 14 luglio 2016: il presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo è ‘la scarsità di risorsa’, e cioè l’impossibilità del rilascio di nuove concessioni.

La novità piuttosto è la precisazione che ‘la scarsità’ debba essere stabilita combinando un approccio generale con una valutazione caso per caso, non quindi con criteri generici ed astratti come avrebbe voluto il Consiglio di Stato.

“È su questa base che la lista Pesciatini si unisce alla richiesta di intervento dei Balneari affinché il Governo si pronunci con una nuova legge che superi le disposizioni fissate promuovendo l’equilibrio fra l’esigenza di una maggiore concorrenza e la tutela dei diritti dei concessionari attualmente operanti. Non è possibile temporeggiare oltre, questa spada di Damocle ferisce i titolari degli stabilimenti ma anche l’intera comunità – dichiara Andrea Bartelloni, candidato e residente del litorale – perché impedisce un virtuoso intervento di investimenti a lungo termine a vantaggio di tutti”.

“Il nostro litorale ha delle potenzialità enormi – aggiunge Veronica Manghesi, candidata marinese – ma questa incertezza perpetrata tarpa le ali a uno sviluppo lungimirante fatto di collaborazione tra istituzioni e operatori. Continueremo quindi a farci portatori di interessi di quella che non è una parte ma il nostro litorale”.

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